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Del timore di fare un bagno in mare

Aggiornamento: 28 ott 2022

Un testo scritto - di getto, spinta da urgenza - alcuni anni fa, durante una vacanza con i ragazzi della comunità educativa dove lavoravo allora.

Il tentativo (insufficiente e maldestro) di comprendere l'imbarazzo, il disagio e la rabbia di uno di loro, dando voce al suo silenzio e alla sua storia.



Ma se ora trasformassi

in gioco la paura dell'onda

invece di restare sulla spiaggia

a sorridervi dicendo che non so

nuotare

Come se nuotare potesse mai

salvare

se d'azzurro non si muore

solo precipitando in mare

ma anche per dannarsi

e soffocare e arrendersi

schiacciati nell'attesa

senza cibo acqua luce


Io ho visto

morire

d'abisso e anche d'attesa

e ogni giorno io sconto

il debito di essere arrivato

qui

vivo!

per tutti quelli che

invece no!


Ma se ora trasformassi

in gioco la paura dell'onda

invece di torcermi le mani

dannandomi perché non so

scordare

Come se scordare potesse mai

guarire

se anche i giornali sanno

che il dondolio non sempre

è culla o scherzo ma pure

precipizio - un pendolo

feroce che dice vita-morte

morte-vita vita-morte


Io ho visto

morire

d'abisso e anche d'attesa

e ogni giorno io sconto

il mio debito di vita

con tremori e pene

e colpe

- ricordi che mi affollano

e che non ho parole per




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